Durante tutto l’arco della vita, in ogni momento della nostra giornata veniamo a contatto con microbi, come i virus e i batteri, questi ultimi con la capacità di moltiplicarsi sia all’interno sia al di fuori delle nostre cellule. Il nostro sistema immunitario mette in atto, così, strategie di attacco e armi diverse per fronteggiare ogni tipo di patogeno che potrebbe compromettere la nostra salute.

L’IMMUNOLOGIA A SERVIZIO DEL PAZIENTE

L’immunologia è la branca della biologia che si occupa del sistema immunitario, studiando gli aspetti delle difese dell’ospite contro infezioni e le avverse conseguenze delle risposte immunitarie: analizza le funzioni fisiologiche del sistema immunitario e dei suoi componenti durante una malattia, in condizioni di salute, ma anche quando il suo funzionamento non è corretto, come nel caso delle malattie autoimmuni.

Quando l’adozione di uno stile di vita corretto non risulta sufficiente a modulare l’attività del sistema immunitario, è probabile che vi siano in corso patologie o disturbi che coinvolgono il sistema di difesa, come ad esempio malattie autoimmuni. Le immunodeficienze sono spesso associate a diabete e a infezioni.

 

DIFESE IMMUNITARIE E COVID-19

Specialmente in questo periodo di emergenza sanitaria, avere un sistema immunitario efficiente è fondamentale per difenderci dalle malattie e dalle infezioni, come il Covid-19. Proprio rispetto a questo tema urgente, il Ministero della Salute ha dedicato sul suo sito una specifica pagina per smentire i falsi miti legati al Covid-19.

Non è ad esempio scientificamente provato che mangiare tante proteine aumenti l’efficacia del sistema immunitario.

Anche rispetto ai fermenti lattici occorre fare un distinguo: per rinforzare le difese contro le infezioni, favorire l’assorbimento di importanti principi nutritivi come sali minerali e vitamine e nel caso si sia colpiti da stitichezza, diarrea, squilibri della flora batterica è vero che è importante assumere fermenti lattici.

Ma attenzione, perché solo i fermenti lattici “vivi” sono quelli in grado di apportare benefici alla flora intestinale. Quando i batteri restano vivi anche durante il passaggio attraverso l’apparato digerente, colonizzano la mucosa intestinale, facendola diventare più resistente.

 

In periodo Covid sono stati proprio i batteri del microbiota intestinale a prendersi cura del nostro sistema immunitario, proteggendoci dai patogeni e tamponando le crisi immunodepressive che l’infezione virale ha provocato.

La flora intestinale non rappresenta più un mondo sconosciuto: si è compreso come certe patologie insorgessero a causa di alterazioni dell’eubiosi, a favore della disbiosi: quando i “commensali”, ovvero i batteri buoni, lasciano il posto ai patogeni, si originano le malattie o disturbi funzionali non spiegati con le comuni tecniche diagnostiche. Fondamentale è conoscere la qualità di ceppi di batteri: studiando i singoli microrganismi si possono individuare le relative caratteristiche e studiarne gli effetti. Ad esempio, quando un paziente si prepara alla colonscopia, sottoponendosi alla preparazione intestinale che provoca una diarrea acquosa necessaria all’esame, la flora intestinale si azzera, si eliminano tossine, ma si riduce anche la presenza dei lactobacilli, batteri preziosi che svolgono la funzione protettrice del colon. Per evitare che questa disbiosi degeneri, rischiando l’aumento dei patogeni, occorre introdurre probiotici e, nello specifico, lactobacilli, ben formulati sia in composizione sinergica, sia di alta tecnologia, sia per la ceppo specificità.

LA MEDICINA COMPETIIVA

Si parla nello specifico di Medicina Competitiva: la prescrizione dei probiotici non deve essere casuale, ma corrispondere ad una terapia innovativa di microrganismi che agiscano per competenza, per le patologie del caso. Oggi, ogni batterio ha la propria carta d’identità, una sorta di documento che attesta le caratteristiche e i benefici che può apportare all’ospite, tenendo conto dell’età e del disturbo da trattare. A ciascuno il suo, dunque. Compatibilmente con il tipo di diagnosi, dunque, è preferibile optare per una terapia di probiotici a sfavore di quella di farmaci che rischiano di alterare l’equilibrio. La chiave di volta è stata scoperta in epoca Covid. Con evidenti risvolti immunologici, la funzione dei probiotici è stata rafforzata dall’aggiunta, in formulazione, di zinco, di vitamine D e B, ma anche di resveratrolo ad azione antiossidante e vaso protettrice, ampliando, in questo modo, la linea di prodotti. Con l’utilizzo dei probiotici si è sviluppata una filosofia: la Medicina Competitiva utilizza i probiotici per mettere l’organismo in equilibrio al fine di avere una risposta biologica corretta e per migliorare la performance in termini di prevenzione nei confronti delle patologie.

 

Il dott. Giorgio Serino, immunologo e allergologo presso Sandonato Medica, procede attraverso indagini per valutare ed analizzare le problematiche legate al malfunzionamento o alla non efficienza del sistema immunitario. Per prenotazioni è possibile compilare l’apposito form.

 

Con l’avanzare dell’età la capacità di risposta del nostro sistema immunitario diminuisce, mettendoci a rischio di malattie e di infezioni.

Lo abbiamo visto anche rispetto alla recente pandemia che abbiamo subito: le persone anziane sono risultate più vulnerabili all’infezione del nuovo coronavirus. Con l’avanzare degli anni infatti il sistema immunitario, normalmente deputato alla difesa del nostro organismo, accumula alterazioni legate al fenomeno dell’immunosenescenza, cioè all’invecchiamento delle cellule del sistema immunitario che rendono più blanda la capacità di rispondere agli attacchi di agenti patogeni, come i virus.

 

COSA EVITARE PER NON METTERE A DURA PROVA LE DIFESE IMMUNITARIE DEGLI ANZIANI.

Il sistema immunitario degli anziani viene messo a dura prova da virus e da germi, ma anche da abitudini malsane. È la scienza a darci indicazioni per poter godere di difese immunitarie efficaci ed efficienti: l’epigenetica ha un ruolo determinante, quindi attenzione al modo in cui si trascorre il tempo libero, ai livelli di stress, quanto spesso ci si idrata, cosa e quanto si mangia e persino quanta attività fisica si compie. Anche non dormire a sufficienza può fare aumentare le probabilità di contrarre virus e germi, allungano anche i tempi di guarigione. Il nostro corpo, infatti, rilascia le citochine, cioè le proteine che aiutano il sistema immunitario, proprio durante il sonno. Anche periodi prolungati di stress intenso possono influenzare il sistema immunitario. È il cortisolo, l’ormone dello stress, a compromettere la funzione delle cellule deputate a combattere le infezioni. E pensare che basta avere pensieri ansiosi per indebolire la nostra risposta immunitaria.

Secondo il National Institute of Mental Health americano passare tempo in compagnia di persone amiche, stabilire le priorità (nella vita e nel lavoro), esercitarsi regolarmente e praticare tecniche di rilassamento come lo yoga e il tai chi può aiutare ad alleviare lo stress, in modo che non interferisca col nostro sistema immunitario.

 NO ALLA SOLITUDINE

Consigli preziosi, soprattutto dopo il periodo più critico del Covid che ha portato molte persone, soprattutto anziane, a vivere isolati. Infatti, secondo uno studio pubblicato sul Journal of Neuroimmunology anche soffrire di solitudine potrebbe danneggiare il sistema immunitario. L’aumento dei disturbi dell’umore, associati a questa condizione ha come effetto una maggiore soppressione del sistema immunitario e maggiori danni causati dai radicali liberi.

VITAMINA D E PIU’ VERDURA: STOP ALL’IMMUNOSENESCENZA

È stata studiata e adottata come terapia per molti pazienti Covid: la vitamina D oltre a servire per avere ossa forti e cellule del sangue sane, aiuta anche a rafforzare il sistema immunitario.

Anche negli adulti, così come nei bambini frutta e verdura possono aiutare il corpo a produrre più globuli bianchi necessari per combattere le infezioni. Proprio la verdura settembrina rappresenta un valido alleato per il benessere degli over 60, specialmente a livello di sistema immunitario. Gli ortaggi di settembre, in particolar modo, sono perfetti contro i malanni stagionali poiché stimolano la produzione di sostanze utili all’organismo per contrastare le infezioni virali.

Con l’avanzare dell’età il sistema immunitario diminuisce la sua capacità di affrontare virus e batteri, aumentando negli anziani il rischio di incorrere in malattie e di infezioni.

Grandi benefici e supporto derivano da un corretto stile di vita. I must? Svolgere attività fisica, dormire a sufficienza, mantenere ridotto il livello di stress, avere una dieta bilanciata e ricca di vitamine.

Benvenuto autunno, una stagione durante la quale si deve preparare l’organismo ad affrontare il “sali e scendi” del termometro che innalza la percentuale di rischio di essere colpiti da influenza e da raffreddore. In attesa anche delle basse temperature dell’inverno, mai come in questo periodo, la prevenzione deve essere il must per arginare le malattie di stagione. Attenzione particolare va data specialmente ai bambini, che con gli anziani rappresentano la cosiddetta categoria a rischio, essendo dotati di un sistema immunitario in fase di sviluppo. Per rendere i piccoli fino a 10 anni meno vulnerabili all’attacco di virus e batteri che popolano in locali chiusi e affollati come asili e scuole, occorre intervenire grazie a una dieta bilanciata, che possa supportare il loro benessere.

IL RUOLO DELL’ALIMENTAZIONE CONTRO L’OSSIDAZIONE

L’alimentazione gioca un ruolo determinante in questa fase. Come afferma la dottoressa Roberta Zelaschi Medico Chirurgo, Specialista in Scienza dell’Alimentazione: “Sono numerosi gli studi scientifici che hanno individuato come alcuni fattori dietetici siano in grado di influenzare la risposta immunitaria dell’organismo nei confronti degli agenti esterni. Già durante la vita fetale e nei primi mesi di vita del bambino, la nutrizione svolge un ruolo essenziale per il corretto sviluppo del sistema immunitario. La malnutrizione da ridotto apporto calorico-proteico soprattutto nelle prime fasi di vita influisce negativamente su tutti i componenti del sistema immunitario”.

Nella dieta dei bambini che dovrebbe essere sana e varia, i genitori dovrebbero inserire alimenti ricchi di antiossidanti. Infatti,”Le cellule immunitarie possono venire danneggiate dall’esposizione all’ossigeno. L’ossidazione produce sostanze nocive che prendono il nome di radicali liberi. L’equilibrio tra sostanze antiossidanti e pro-ossidanti (composti responsabili del danno ossidativo) nella dieta è importante per garantire un corretto funzionamento delle cellule immunitarie. A dirlo sono diversi studi che hanno rilevato come diete ricche in sostanze nutritive dotate di proprietà antiossidanti siano correlate a una ridotta incidenza di molte malattie, tra cui il cancro.

Non a caso, una buona dose di antiossidanti è consigliata per tutto l’anno e risulta ancor più utile soprattutto per prevenire le malattie tipiche della stagione fredda che potrebbero sopraggiungere.

DIETA VARIA E EQUILIBRATA

Anche se i piccoli storcono spesso il naso, gli chef di casa devono puntare su verdura e frutta, su cereali integrali e proteine vegetali, ma anche su prodotti ittici e olio di oliva extra vergine, ricco di Omega 3.

Per potenziare le difese dell’organismo, l’esercito dei nostri soldati buoni, è importante scegliere cibi ricchi di vitamina C, come agrumi, kiwi, fragole, broccoli, cavolfiori, peperoni, ma anche di Vitamina E, fondamentale per neutralizzare i radicali liberi. Anche la vitamina D, fornita da salmone, tonno, sardine, ma anche da burro, formaggi e latticini, ha un ruolo determinante. “Anche le Vitamine del gruppo B vantano un’essenziale ruolo immuno-protettivo: la vitamina B1 contenuta nella carne, nei cereali, nelle noci e nei legumi è utile soprattutto nei casi di stress e stanchezza, la vitamina B12 presente soprattutto nel latte, nelle uova, nei cereali e nelle verdure a foglia larga è anch’essa indicata in condizioni di stress e affaticamento, così come la vitamina B6, contenuta nel latte, carne, cereali e frutta. È coinvolta nella sintesi delle citochine, importanti per il corretto funzionamento del sistema immunitario. La Vitamina B12 è presente nella carne, nel tuorlo d’uovo, nel pesce e nei formaggi, ma non si trova negli alimenti di origine vegetale e stati di carenza possono causare una riduzione del numero di linfociti”.  Non dimentichiamoci degli oligoelementi, importanti per mantenere l’efficienza del sistema di difesa. Minerali preziosissimi nella produzione di cellule del sistema immunitario, Ferro e Zinco sono due minerali fondamentali per il corpo, in quanto stimolano la produzione anticorpale; spinaci, cacao, sesamo, lenticchie, fagioli, barbabietole, noci e anacardi  rappresentano delle buone fonti di ferro; quantità apprezzabili di zinco, per esempio, si trovano nella frutta secca oleosa (in particolare, in anacardi, arachidi, pistacchi e mandorle) e in alcuni legumi come i ceci e i fagioli. Lo zinco è un potente antiossidante con azioni antivirali. “Anche il Selenio ha un’importante funzione antiossidante e contribuisce ad aumentare le difese immunitarie, migliorando la produzione di anticorpi. La sua azione risulta potenziata in associazione alla vitamina E. Pistacchi e noci del Brasile sono alimenti ricchi in selenio. Il selenio può anche essere assunto attraverso ortaggi arricchiti, come le patate o le carote al selenio”.  La maggior parte delle vitamine e i minerali vengono assunte principalmente attraverso frutta e verdura “fresche”: più sono conservate, più sono povere di nutrienti. Ecco perché si può fare uso di integratori preferendo vitamine e minerali “naturali” e non di sintesi.

L’INTESTINO IN PRIMA LINEA PER LE DIFESE IMMUNITARIE

La salute dell’intestino corrisponde al funzionamento corretto del sistema immunitario e all’equilibrio di tutto l’organismo, visto che proprio in quest’organo è presente la maggior quantità di cellule del sistema immunitario.

Ecco perché anche cibi probiotici, come yogurt e formaggi devono entrare di diritto nella dieta dei nostri bambini, ma anche degli adulti per riequilibrare il microbiota intestinale.” Si consiglia anche il consumo di probiotici e prebiotici che, mantenendo un corretto equilibrio della flora batterica intestinale, migliorano le funzionalità dell’organismo e potenziano le difese immunitarie”. I bimbi sono golosi amano il dolce, ma per evitare che ingeriscano cibi troppo ricchi di zuccheri, ma anche di additivi e poveri dal punto di vista nutrizionale, meglio optare per cibi sani cucinati in casa con ingredienti di qualità e il meno processati possibile, perché l’eccesso di zuccheri altera la flora intestinale. Anche la natura ci viene in aiuto e, nel cambio di stagione, sarebbe l’ideale aiutarsi con sostanze naturali dalle proprietà antinfiammatorie e anche decongestionanti.

“Le proteine difendono il nostro corpo dalle infezioni (immunoglobuline). In particolare alcuni aminoacidi come la glutamina e l’arginina rappresentano un substrato energetico essenziale per le cellule intestinali e stimolano l’attività dell’apparato linfoide intestinale. L’arginina si trova principalmente nella carne, mentre la glutamina si trova soprattutto nel latte e nei formaggi. Anche le spezie e le erbe aromatiche con cui insaporiamo i cibi possono riservare molti benefici: aglio e cipolla utilizzati nella preparazione dei piatti, oltre ad essere ricchi di vitamine e sali minerali, hanno proprietà antisettiche. Alcune spezie, come curry, paprika e peperoncino, sono fonti di acido acetilsalicilico, ad azione antinfiammatoria. Rosmarino e basilico rappresentano invece una buona fonte ferro e di vitamine C e A. Utili per rafforzare le difese immunitarie sono anche zafferano e curcuma grazie al contenuto di vitamina A e curcumina, sostanza con proprietà antinfiammatorie.

LO STILE DI VITA CORRETTO

“È fondamentale anche l’apporto di liquidi. Oltre all’acqua come principale fonte di idratazione, si possono assumere bevande calde, come infusi e tisane ricche di vitamine e flavonoidi”. Il corretto stile di vita, come sempre gioca un ruolo determinante: quindi, via libera all’attività fisica e a tanto movimento, sia per gli adulti, sia per i bambini. Anche il sonno è molto importante per il sistema immunitario dei piccoli: quando si dorme, il corpo elimina le tossine e rigenera le cellule. Ecco perché, per favorire un buon riposo, bisogna evitare che i bambini stiano davanti al cellulare o al PC fino a tarda notte, perché un sonno disturbato non è un sonno ristoratore.

Per informazioni e prenotare una visita specialistica dietologica con la specialista, è possibile compilare l’apposito form.