Sandonato Medica offre sempre più servizi ai propri pazienti. Di recente, è stato attivato quello di riabilitazione del pavimento pelvico, una branca della fisioterapia che si occupa delle disfunzioni e di alcune patologie che interessano il perineo, un sistema muscolare complesso localizzato nel basso ventre che si colloca tra il pube e il coccige.

Servizio affidato alla dottoressa Elisabetta Patria che, tra gli altri titoli, ha anche quello di aver seguito il corso Internazionale di Alta formazione in riabilitazione perineale, acquisendo, così, le competenze adatte a risolvere le patologie e le diverse disfunzioni della zona pelvi-perineale. La salute dei muscoli perineali è fondamentale per evitare incontinenze, prolassi della vescica, dell’utero e del retto e per permettere un’attività sessuale adeguata. In caso di ipotono necessitano di essere riallenati, mentre se sono ipercontratti, come nel caso di ipertono, necessitano di essere riportati ad un tono normale. Per questo, è fondamentale farsi guidare da un professionista che si occupi della riabilitazione del pavimento pelvico.

Per prenotare una prima visita con la Specialista, chiamare il numero 02/55602161 (int. 2) o inviare una mail a riabilitazione@sandonatomedica.it

Il Dottor Giorgio Serino, Allergologo e Immunologo, descrive le patologie autoimmuni della tiroide: si tratta di due malattie frequenti e ben differenti tra loro.  Riconoscono però come causa l’autoimmunità. In pratica il sistema immunitario produce anticorpi e linfociti contro il “self” cioè verso cellule e tessuti dello stesso individuo, nel caso specifico verso le cellule tiroidee alterandone le funzioni o distruggendole.

Queste malattie sono l’ipotiroidismo autoimmune o tiroidite di Hashimoto e, meno frequente, la malattia di Basedow-Graves o ipertiroidismo.

 

Tiroidite di Hashimoto

Sintomi:

  • Aumento del peso corporeo
  • Spossatezza
  • Alterazioni del ciclo mestruale
  • Irritabilità e depressione
  • Pelle secca e ruvida
  • Scarsa tolleranza al freddo

Perdita e fragilità dei capelli

  • Stitichezza
  • Senso di tensione e ingrossamento del collo

Spesso i sintomi compaiono molti anni dopo (anche decenni) dalla prima infezione virale, meno frequentemente, se l’infiammazione iniziale della ghiandola è particolarmente violenta (febbre, dolore e tumefazione del collo, linfonodi ingrossati, ecc.) potrebbe essere necessario da subito un breve periodo di terapia cortisonica per spegnere  l’autoimmunità.                                                                              In ogni caso fondamentale è la diagnosi precoce con esami ematici specifici (autoanticorpi anti-tiroide, ormoni tiroidei, ecc.) e una ecografia del collo che evidenzierà la struttura disomogenea della ghiandola, il suo volume e l’eventuale presenza di noduli infiammatori. Spesso esistono nella stessa famiglia altri casi di ipotiroidismo.

Se l’ipotiroidismo è già in atto dovrà essere instaurata una terapia sostitutiva a base di ormone (levotirosina o analoghi) per evitare l’ingrossamento della tiroide stessa (gozzo) e la persistenza dei sintomi elencati.   Periodicamente andranno poi controllati gli ormoni specifici (TSH) e l’ecografia delle ghiandola.

 

Ipertiroidismo o malattia di Basedow-Graves

Sintomi

  • nervosismo e ansia
  • sudorazione profusa
  • iperattività, incapacità di stare fermi
  • perdita di peso, nonostante sia aumentato l’appetito
  • battito cardiaco rapido o irregolare, palpitazioni
  • aumento visibile della ghiandola tiroidea
  • dolore oculare
  • irregolarità mestruale
  • insonnia

L’ipertiroidismo è più comune nelle donne che negli uomini e tende ad avere un andamento familiare. L’eccesso di ormoni tiroidei ha importanti conseguenze sul metabolismo, portando a un’improvvisa perdita di peso, alterazioni del battito cardiaco, sudorazioni e nervosismo.   A differenza della tiroidite di Hashimoto, dove i sintomi possono evidenziarsi anche molti anni dopo, la presenza di autoanticorpi diretti contro i recettori della tiroide attivano subito la produzione di esagerate quantità di ormoni (triiodotironina e tiroxina) che causano i sintomi sopra elencati.

Fondamentale quindi la diagnosi precoce con esecuzione di esami di laboratorio (in particolare dosaggio anticorpi anti-recettore del TSH) e dell’ecografia. Confermata la diagnosi si inizierà terapia specifica con farmaci (metimazolo o propiltiouracile) che ridurranno la sintesi di ormoni e quindi il progressivo miglioramento dei sintomi.  In alcuni casi, se la terapia farmacologica è inefficace o produce effetti collaterali, bisognerà rimuovere chirurgicamente la ghiandola oppure renderla inattiva utilizzando jodio radioattivo somministrato in ambiente ospedaliero.

Per prenotare una visita specialistica con il Dottor Serino, è possibile mandare una mail a info@sandonatomedica.it o compilare l’apposito form per essere ricontattati.