Le variazioni ormonali legate alla menopausa portano ad un aumento della suscettibilità della donna verso patologie cardiovascolari, osteoporosi, iperglicemia, ipertensione, tumore alla mammella, ma anche ad un cambiamento della forma del corpo e spesso ad un aumento del peso corporeo.

L’abbassamento degli estrogeni, infatti, porta ad un aumento dell’accumulo di grasso addominale (a volte fino ad un’obesità androide) accentuato dal fatto che questo nuovo assetto ormonale porta la donna a mangiare un po’ di più e a muoversi meno. Ecco perché, come spiega la dott.ssa Federica Almondo della Sandonato Medica “è importante, in menopausa, intraprendere la “terapia alimentare” perché per ottenere una diminuzione del rischio per patologie metaboliche, cardiovascolari e osteoporosi è fondamentale mantenere un peso corporeo adeguato. Nell’alimentazione non devono mancare calcio e vitamina D, nutrimento dell’osso.

Il primo presente in latte e derivati e in acque minerali ricche di calcio e povere di sodio; uova, fegato e pesce sono invece ottime fonti di vitamina D. Attenzione, perché uno degli errori che la donna fa spesso è quello di esagerare coi latticini per cercare di assicurarsi una buona dose di calcio, ottenendo in cambio un eccesso di grassi saturi e di calorie e conseguente aumento di peso e del colesterolo plasmatico. Basterebbe uno yogurt e un po’ di parmigiano per assicurarsi un quantitativo di calcio sufficiente. Per la vitamina D il discorso cambia, infatti circa il 75% della popolazione mondiale ha una carenza di vitamina D, percentuale che aumenta in modo preoccupante in menopausa. Per questo, attraverso gli esami del sangue si può capire se sia necessaria una supplementazione per arrivare ad un apporto adeguato di vitamina D.

E’ bene, inoltre, al fine di prevenire l’intolleranza glucidica, aumentare il consumo di carboidrati integrali a basso indice glicemico e di sperimentare anche l’utilizzo di fonti di carboidrati alternative come il grano saraceno, la quinoa e l’amaranto. Dolci e farine raffinate andrebbero limitate al massimo. Un giusto apporto proteico è poi fondamentale per prevenire la sarcopenia (perdita eccessiva di massa muscolare) che porta in vecchiaia ad un aumento non solo delle cadute (e conseguenti fratture), ma anche di infezioni, malattie neurodegenerative e demenza senile.

E’ consigliato in questo caso quindi, assumere proteine nei tre pasti principali privilegiando pesce e legumi e limitando la carne a tre volte a settimana (di cui una di carne rossa). Ricordiamoci che la frutta secca e molti semi sono un’ottima fonte proteica. Anche in questo caso se l’apporto non fosse sufficiente si può consigliare ad un’integrazione di proteine in polvere del latte o vegane.

Limitare grassi animali è importantissimo, mentre il consumo di olio di oliva e di grassi buoni come gli omega 3 sono indispensabili per le loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. Faccio notare che, a parte in qualche zona,  il consumo di pesce in Italia è assolutamente insufficiente, per questo, spesso, l’utilizzo di integratori di omega 3 (solo di qualità) è altamente suggerito.Per ultimo, ma non per importanza ricordiamo gli alimenti antiossidanti come i frutti rossi, le arance rosse di Sicilia, l’uva, il the verde e il cioccolato fondente (almeno al 70%).

I cibi contenenti ormoni naturali come la soia, meriterebbero una trattazione a parte. Mi limito a dire che Il loro consumo dovrebbe essere equilibrato e di provenienza sicura. Ricordiamo, infine, che una dieta ricca di vegetali (frutta e verdura) di stagione e che predilige cereali integrali può ridurre di molto i sintomi da carenza estrogenica”. Queste sono indicazioni di massima, ma le terapie alimentari si devono adeguare alle necessità di ogni donna, una diversa dall’altra, con sensibilità ed esigenze differenti, soprattutto in menopausa, condizione che si manifesta in modo soggettivo.

La dott.ssa Federica Almondo, Nutrizionista, Specialista in Scienze dell’Alimentazione, avvalendosi di servizi specialisti all’avanguardia, si pone, come obiettivo, la ricerca di una soluzione efficace anche ai problemi più complessi legati all’alimentazione con un approccio a 360° che affronta tutti gli aspetti. Per informazioni e prenotazioni telefonare a Sandonato Medica 02/55602161, o scrivere a info@sandonatomedica.it.